Il mio omaggio alla torta di riso dolce delle tradizioni lunigianesi di terra e di mare e parte dal tempo di guerra sul filo di un gusto quasi perduto (sono in pochi oggi a farla). Qui voglio ricordare le tante ricette incontrate nella mia vita perché mangiare una fetta di torta di riso dolce è per me ‘conquistare un pezzo di cielo’. Ma con il riso salato si fa anche una torta che può aprire una cena, illuminare un aperitivo, far ritrovare le energie dopo un’ora intensa d’amore servita con un fresco Vermentino dei Colli di Luni. Dolce o salata questa magia gastronomica fa parte di un retaggio arrivato da lontano e sottolinea ancor oggi i tanti messaggi che il riso porta con sé. E che siamo disabituati a leggere. Sono colti messaggi, ma anche proiezioni di gioia per le nostre papille. Mangiare una torta di riso, dolce o salata, offre emozioni, ma è anche come leggere la storia con la esse minuscola di ciò che siamo e siamo stati. Questo piccolo libro, per certi aspetti gioca sulle varianti e intende ricordare che la cucina è creatività. E che la donna del passato era già proiettata nel futuro, quando cucinava. Non solo questione di gusto, ma anche di piacere.